Io sono l’altro

Esistono canzoni che possono un minimo lenire i tempi del COVID-19?
5 Aprile 2020

Nel comprensibile ed umano smarrimento provocato dalla tempesta attuale, non è venuto meno lo spirito di reazione del popolo italiano al quale è andata la “riconoscenza” del presidente Mattarella – che ha citato medici, infermieri e l’intero personale sanitario, farmacisti, agenti e Forze Armate, le imprese e gli operatori che fanno funzionare i servizi e le attività essenziali, i trasportatori, gli scienziati, i volontari, la Protezione Civile, gli insegnanti, le Ambasciate all’estero. Lo stesso Papa Francesco ha evidenziato questo spirito di dono, di dedizione, aggiungendo all’elenco gli addetti dei supermercati e alle pulizie, chi bada agli anziani, i sacerdoti e le religiose.

Almeno in questo frangente, e nonostante alcuni condivisibili dubbi anche qui sollevati da Paola Springhetti, i nostri tanti io sembrano convergere verso un abbozzo di noi maggiormente attento all’altro. Nel linguaggio dell’ultimo album di Niccolò Fabi (Tradizione e Tradimento), sembriamo più propensi a riconoscere che “io sono l’altro” e quindi che ciascuno di noi può “prescindere” da sé. Proseguiamo allora anche in questa domenica delle Palme nell’ascolto di quella che mi sembra essere sempre di più una possibile colonna sonora per la nostra quarantena.

 

A prescindere da me

 

Io sono l’altro

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