Sergio-Ventura
La firma
Sergio Ventura

Sergio Ventura, romano del '73, giurista pentito, datosi all'insegnamento per la libertà di ricerca che esso garantisce, si è appassionato alla religione perché - disseminata ovunque - permette di curiosare in tutto, a partire dalla musica.

Tutti gli articoli di:
Sergio Ventura

Pregherò…

di Sergio Ventura

Se le croci sono disseminate un po’ ovunque, la preghiera spunta spesso dove meno te l’aspetti, ma anche se non è del tutto ortodossa crediamo sia sempre gradita a Dio.

28 Marzo 2024
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Il “chicco di grano” tra i benpensanti e i non pensanti

di Sergio Ventura

Nel passaggio epocale da una società di benpensanti ad una di non pensanti, il cristianesimo si dovrà porre sempre di più come chicco di grano fruttifero perché morente

23 Marzo 2024
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Io sono… la verità?

di Sergio Ventura

È sempre lo stesso io quello che si apre e si chiude alla verità? O c'è un criterio per discernere l'io che accoglie la luce da quello che si rinchiude nelle tenebre?

16 Marzo 2024
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Noi, loro… e gli altri?

di Sergio Ventura

Prima i poveri e l’identità collettiva, poi il gender e l’identità individuale: “buone nuove” dal rap italiano?

9 Marzo 2024
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4 Marzo 2024

C’era una Chiesa che investiva in formazione…

Quando la Chiesa volle formare gli artisti allo «spirito dell’arte sacra» (tale perché «imitazione di Dio creatore») esortò vescovi o «sacerdoti idonei» ad averne «cura» mediante «scuole o accademie» (SC, 127) e, per i preti, «durante il corso filosofico e teologico» (SC, 129).

di Sergio Ventura
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2 Marzo 2024

Ulteriori passi conciliari di sinodalità liturgica

Fu un caso che anche il discernimento episcopale, sia sulle opere d’arte «contrarie» o che «offendono» il senso religioso, sia sulla «nobile bellezza» (o «mera sontuosità») dell’«arte sacra» (SC 124), venne legato al «parere» di commissioni ad hoc e di «persone competenti» (126)?

di Sergio Ventura

Qualcosa in cui credere

di Sergio Ventura

Prosegue la quaresima con Marracash, questa settimana chiedendoci se c'è ancora qualcosa in cui credere e per cui morire...

29 Febbraio 2024
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29 Febbraio 2024

Sobrietà estetica

Vale ancora l’invito conciliare di esporre le immagini sacre in modo che non suscitino «esagerata ammirazione» o «devozione sregolata» (SC 125)? E quello di «ricercare piuttosto una nobile bellezza che una mera sontuosità (…) anche per le vesti e gli ornamenti sacri» (124)?

di Sergio Ventura
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27 Febbraio 2024

Emozioni musicali e ingegno artistico

Solo l’arte sacra, ma non la musica, è vista come attività di «ingegno umano» che ha il fine di volgere a Dio «le menti degli uomini» (SC 122). Per questo la prima, più razionale, prevede la «libertà d’espressione» (123)? Mentre la seconda, più emozionale, ha canoni determinati?

di Sergio Ventura
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25 Febbraio 2024

Musica sacra “versus” musica popolare

Musica sacra, canto gregoriano e organo a canne sono «un patrimonio d'inestimabile valore» (SC, 112). Ma alla fine (inevitabilmente?) non hanno “vinto” «il canto popolare religioso» (118), la «musica tradizionale di quei popoli» (119) e, soprattutto, gli «altri strumenti» (120)?

di Sergio Ventura
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23 Febbraio 2024

Musica sacra: chi l’ha vista?

Che ne è stato della «cura» (SC, 114) e della «formazione» richiesta per la «musica sacra» (115)? E della missione dei compositori cristiani (121)? O del «posto principale» riservato al «canto gregoriano» (116)? E del «grande onore» riconosciuto all’«organo a canne» (120)?

di Sergio Ventura

Quaresima con Marracash: tutto questo (niente?) sarà tuo!

di Sergio Ventura

Il percorso quaresimale come cammino verso la consapevolezza del valore reale delle "cose"...

22 Febbraio 2024
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21 Febbraio 2024

Principio di revisione dell’anno liturgico

Anche qui, da un lato, sono «conservati o restaurati gli usi e gli ordinamenti tradizionali», ma sempre «secondo le condizioni di oggi» (SC, 107); dall’altro lato, quello degli «elementi» liturgici, «se opportuno, se ne riprendano anche altri dall'antica tradizione» (SC, 109).

di Sergio Ventura
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19 Febbraio 2024

Riduzionismi spirituali

Il fatto che i padri conciliari vollero ricordare «le conseguenze sociali del peccato» (SC 109), sollecitando una «penitenza quaresimale (…) anche esterna e sociale», rivela quanto la spiritualità cattolica si fosse ridotta ad essere meramente «interna e individuale» (SC 110).

di Sergio Ventura
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17 Febbraio 2024

Chi “viene prima”: Cristo o Maria e i santi?

Dalla revisione dell’anno liturgico si coglie quanto le “feste dei santi” (SC 111) sovrastassero le “feste del signore” (108) – come la domenica (106) o la quaresima (109). Tant’è che si ricordò chi è il modello (Cristo) e chi è la copia esemplare (i santi – 104 – e Maria - 103).

di Sergio Ventura
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13 Febbraio 2024

Obbligo “versus” sentimento

Certo, l’ufficio divino è la «preghiera pubblica della Chiesa» (SC 90; 98), ma non stride un po’ parlare di «obbligo» (85, 97) o «dovere» (86; 96; 99) e, al contempo, di «fervore» (86) e «devozione interiore» (99), soprattutto se espressi in «coro» (95) e in «comune» (99-100)?

di Sergio Ventura
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11 Febbraio 2024

Principio di «revisione» dell’ufficio divino

Anche qui si toglie o si muta «ciò che ha sapore mitologico» (SC 93), come «le “passioni” o vite dei santi» (92), e si selezionano dalle «raccolte innografiche» altri inni «secondo opportunità» (93), come per le «opere dei Padri, dei dottori e degli scrittori ecclesiastici» (92).

di Sergio Ventura
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9 Febbraio 2024

Cantiamo divinamente?

Quale responsabilità per chi recita l’ufficio, se esso deve essere simile ad un «inno che viene eternamente cantato nelle dimore celesti» (SC 83), ad un «mirabile canto» (84) mediante cui il «tempo» si accorda con l’eterno (88-89; 91; 94) e «l’anima corrisponde alla voce» (90)!

di Sergio Ventura
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7 Febbraio 2024

Un cristiano battezzato “si converte” alla Chiesa Cattolica?

Stupisce sempre rileggere, nell’invito a comporre un rito di ammissione nella comunione della Chiesa, la frase «coloro che, già validamente battezzati, si convertono alla Chiesa cattolica» (SC, 69). D’altronde, non si festeggia ancora oggi un’inesistente conversione di san Paolo?

di Sergio Ventura
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5 Febbraio 2024

Sacramenti e sacramentali in deficit

Ci fu un tempo in cui la Chiesa riconobbe nei sacramenti e sacramentali un grande deficit – da revisionare! - in tema di origine «pasquale» (SC 61), chiarezza (SC 62), «istruzione» (SC 59) degli «adulti» (SC 64), «cosciente e attiva partecipazione» (SC 79). E oggi? Va tutto bene?

di Sergio Ventura
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3 Febbraio 2024

Uomini e donne (nella Chiesa): pari sono?

Dalla revisione del matrimonio emerge quanto non fossero chiari “la grazia del sacramento” (SC 77) e che “entrambi gli sposi” avessero “lo stesso dovere della fedeltà vicendevole” (78). Se per secoli è mancato quel “vicendevole”, come lamentarci dell’attuale crisi del matrimonio?

di Sergio Ventura
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1 Febbraio 2024

Individualismo “versus” comunità

Anche nell’estensione della «facoltà» di concelebrare, oltre che nello speculare divieto di «celebrare individualmente» durante il giovedì santo (SC, 57), vediamo tracce di un bel desiderio di comunità, il cui riflusso e spengimento osserviamo, invece, quasi impotenti, da anni.

di Sergio Ventura
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30 Gennaio 2024

Raccomandazioni liturgiche/2

Se ricevere il corpo di Cristo è partecipazione «più perfetta» alla messa e perciò da raccomandare «molto» ai fedeli (SC, 55), come sperare d’istruirli affinché vivano veramente «le due parti» della messa come «strettamente congiunte» (SC, 56) e in «mutua connessione» (SC, 21)?

di Sergio Ventura
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28 Gennaio 2024

Raccomandazioni liturgiche/1

Ma quell’omelia raccomandata «vivamente», e non omettibile «se non per grave motivo», riesce veramente a presentare, a rendere presenti e attuali, «i misteri della fede e le norme della vita cristiana» (SC, 52) o le «mirabili opere di Dio nella storia della salvezza» (35, n.2)?

di Sergio Ventura
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27 Gennaio 2024

Principio di revisione liturgica…e non solo?

In ogni buona «revisione» ecclesiale (SC, 23; 31; 38) sono soppressi «elementi duplicati o aggiunti senza grande utilità col passare dei secoli», mentre sono ristabiliti - «secondo tradizione» e «nella misura opportuna o necessaria» - altri «elementi col tempo perduti» (SC, 50).

di Sergio Ventura

Per una riforma della “conversione” di San Paolo

di Sergio Ventura

Dire meglio l'evento vissuto da Paolo è il frutto e il rilancio del dialogo profondo con la Parola di Dio, gli ebrei e gli altri cristiani

24 Gennaio 2024
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24 Gennaio 2024

Amore, non sacrificio!

Segno dei tempi conciliari fu anche, purtroppo, continuare a legare «messa» e «sacrificio» (SC, 2; 7; 12; 47; 49; 55). Solo una volta si affianca «eucaristia» a «pietas» e «caritas» (47; forse 10). Mai a perdono e misericordia: arranchiamo ancora dietro al Vangelo e ad Osea!

di Sergio Ventura
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22 Gennaio 2024

Le intenzioni (reali) dei fedeli…

Il concilio ripristinò la preghiera comune dei fedeli come uno dei segni di «partecipazione del popolo» al mistero eucaristico (SC, 53). Perché non si è trovato un modo definitivo per effettuare solo intenzioni della comunità locale legate al vangelo, all’omelia e all’attualità?

di Sergio Ventura
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16 Gennaio 2024

Primi passi (conciliari) di sinodalità liturgica…

«Il rinnovamento della liturgia», quale «segno dei provvidenziali disegni di Dio» e del «passaggio dello Spirito Santo» (SC, 43), fu legato alla creazione di commissioni (di liturgia, musica e arte sacra) che coadiuvassero i vescovi nazionali (44) e locali (45-46). Fu un caso?

di Sergio Ventura
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14 Gennaio 2024

Quanto curiamo la liturgia?

Il Concilio volle riti in cui si curassero i «gesti del corpo» e il «sacro silenzio» oltre che le «risposte» e i «canti» (SC, n.30), la «capacità di comprensione» oltre che la «semplicità» e la «brevità» - «senza inutili ripetizioni» o «molte spiegazioni» (n.34). Noi lo attuiamo?

di Sergio Ventura
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12 Gennaio 2024

… e discernimento liturgico

Discernere quali adattamenti liturgici siano «utili e necessari» può essere «difficile»: perciò ogni adattamento «profondo» va fatto dai vescovi e dalla Santa Sede con «attenzione e prudenza», ricorrendo a «persone competenti» e ai «necessari esperimenti preliminari» (SC, 39-40).

di Sergio Ventura
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10 Gennaio 2024

Legittime diversità…

Nell’«autentico spirito liturgico» non c’è «rigida uniformità» (SC, n.37), ma «sostanziale unità» e «legittime diversità» (n.38) che, però, non mettano «in questione la fede o il bene comune» e includano «superstizioni» o «errori» (n.37). Ma chi e come discerne questo discrimine?

di Sergio Ventura
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8 Gennaio 2024

Le riforme nella Chiesa: brecce che fanno crollare muri?

Prima che sostituisse il latino, «l’uso della lingua volgare» sembrava più una concessione, legata alla sua «grande utilità» (SC, 36) per una liturgia intesa (anche) come «fonte di istruzione» per «la fede dei partecipanti» e per rendere a Dio «un ossequio ragionevole» (SC, 33).

di Sergio Ventura

Il gusto di essere cristiani

di Sergio Ventura

Avvento, Natale, Epifania e Battesimo: un trionfo per le papille gustative che dice molto riguardo una sana spiritualità incarnata...

7 Gennaio 2024
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4 Gennaio 2024

Il posto eccezionale dei politici nella liturgia

Se nella liturgia non si deve fare «alcuna preferenza di persone private o di condizioni sociali», mi stupisce ancora molto che tale regola non valga per «gli onori dovuti alle autorità civili a norma delle leggi liturgiche» (SC, n.32). Far notare tutto ciò è populismo cattolico?

di Sergio Ventura

Potere armato e “armi” della sapienza

di Sergio Ventura

C'è un lato tragico e sapienziale del cristianesimo, spesso trascurato, che sarebbe fondamentale per affrontare "le trame del male" e la "logica della guerra" che impazza...

2 Gennaio 2024
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2 Gennaio 2024

Liturgia comunitaria “versus” liturgie private

La necessità di ricordare con forza che «le azioni liturgiche non sono azioni private» - e che la «celebrazione comunitaria» del «corpo della Chiesa» (SC, n.26) è «da preferirsi» a quella «individuale e quasi privata» (n.27) - fa capire bene quale fosse l’“andazzo” preconciliare.

di Sergio Ventura
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31 Dicembre 2023

Paura del (rito) nuovo?

Il divieto assoluto per chi non è vescovo (o conferenza episcopale) di «regolare» la liturgia (SC, n.22) o di compiere ciò che non è «di sua competenza» (n.28), senza «buon ordine» e «sincera pietà» (n.29), non rivela anche troppa paura per gli effetti della riforma liturgica?

di Sergio Ventura
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29 Dicembre 2023

Il gusto della Bibbia

Data l’«importanza estrema» della Bibbia per il «significato» della liturgia, doveva esserne «favorito» il «gusto saporoso e vivo» (SC, n.24), oltre che una lettura «più abbondante, più varia e meglio scelta» (n.35; 51; 90; 92). Forse sul primo obiettivo c’è ancora da lavorare…

di Sergio Ventura
POST.IT
27 Dicembre 2023

C’era una Chiesa che investiva in formazione…

Quando la Chiesa volle rendere i preti dei «maestri» esemplari sul «senso» profondo e lo «spirito» della liturgia (SC 14;19), elevò la liturgia tra le materie «più importanti» (16) e a essa li formò, dall’inizio (17) o ‘in itinere’ (18), con docenti di «speciale formazione» (15).

di Sergio Ventura
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25 Dicembre 2023

Principi di continuità e rottura nella riforma liturgica

Come per ogni novità ecclesiale, il problema di fondo fu discernere la “parte immutabile di istituzione divina” - da conservare - e le “parti non più idonee” o in cui ci fossero “elementi meno rispondenti alla intima natura della liturgia” – da cambiare (SC, n.21). Ci riuscirono?

di Sergio Ventura

Realizzare l’impossibile

di Sergio Ventura

L'ultima domenica di Avvento e la notte di Natale si sfiorano miracolosamente, come se anch'esse volessero partecipare alle nozze tra tempo ed eternità...

24 Dicembre 2023
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23 Dicembre 2023

Quale «educazione» liturgica?

A 60 anni dalla riforma liturgica, si fa «ogni sforzo» per la «formazione» del popolo di Dio ad una «partecipazione» liturgica (SC, n.14) che avvenga «in modo consapevole, attivo e fruttuoso» (n.11)? Ci si ricorda che, altrimenti, essa non avrebbe una «piena efficacia» (n.11)?

di Sergio Ventura

Francesco: un Papa «che umanizza»

di Sergio Ventura

Quanto coraggio ci vuole per ascoltare in silenzio con il cuore in ginocchio? Per discernere le nostre e altrui emozioni interiori? Per scegliere di uscire dai nostri labirinti e andare verso l’altrove?

22 Dicembre 2023
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21 Dicembre 2023

Sbilanciamento liturgico?

Se ufficio profetico «sacerdotale» e regale di Cristo si equivalgono, non è problematico dire che solo le «azioni liturgiche» sono «azione sacra» ineguagliabile in «efficacia» (SC, n.7)? «Culmine» e «fonte» dell’«azione della Chiesa» (n.10), pur non esaurendola «tutta» (n.9)?

di Sergio Ventura
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17 Dicembre 2023

Traduzioni (e tradizioni) conciliari

Quale traduzione “maltratta” di più l’espressione «nostrae reconciliationis processit perfecta placatio» (SC, n.5), se non quella italiana che, a differenza di quella spagnola, inglese e tedesca, fa comparire un fuorviante riferimento ad un Dio «ormai placato»?

di Sergio Ventura

Il tarlo del desiderio

di Sergio Ventura

Nel bel mezzo del cammino di Avvento, festeggiamo la domenica del "gaudete". Ma qual è il motivo di tale festeggiare?

17 Dicembre 2023
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15 Dicembre 2023

Un Dio (ancora) da placare?

La «vita liturgica» (dal battesimo al «sacrificio» dell’eucaristia) «attua» il mistero pasquale della «redenzione» e della «salvezza» dalla «morte», per una «perfetta glorificazione» di Dio. Era necessario parlare anche di «riconciliazione con un Dio ormai placato» (SC n.5;6)?

di Sergio Ventura
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13 Dicembre 2023

Come incrementare e rinvigorire i riti liturgici?

Per «conservare la sana tradizione» e farne scaturire «organicamente» ogni «revisione» e «legittimo progresso», servono «prudenza» evangelica, adeguata lettura del «nostro tempo» e dell’«utilità della Chiesa», «accurata investigazione teologica, storica e pastorale» (SC n.4; 23).

di Sergio Ventura

Sinodo sulla sinodalità: allargare la missione o ripensarla?

di Sergio Ventura

Nell'ottica sinodale il "missionare" insieme consiste in una mera "chiamata alle armi dei riservisti" o nella non più rinviabile sperimentazione ai margini?

12 Dicembre 2023
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11 Dicembre 2023

La liturgia come “integratore energetico”

Coloro che partecipano alla liturgia, «specialmente al divino sacrificio dell'eucaristia», possono attestare che essa «fortifica le loro energie» per meglio «predicare il Cristo» e per mostrare la Chiesa come ciò intorno cui «i figli di Dio dispersi possano raccogliersi»(SC n.2)?

di Sergio Ventura

Predisporsi ad altro…

di Sergio Ventura

Nella prima, fondamentale scena del vangelo più antico tutto sembra dire che il Messia atteso sarà sempre “altro” da ciò che attendiamo e speriamo.

10 Dicembre 2023
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9 Dicembre 2023

L’ “In principio” di Sacrosanctum Concilium (SC)

Il Vaticano II verrà giudicato dai propositi iniziali di SC n.1: ha fatto «crescere la vita cristiana tra i fedeli»? Contribuito «all'unione di tutti i credenti in Cristo»? Chiamato «tutti nel seno della Chiesa»? Adattato al «nostro tempo» le istituzioni ecclesiali mutabili?

di Sergio Ventura

Svegli o dormienti?

di Sergio Ventura

Se una forte emozione può spingerci a prendersi cura dei piccoli, è un surplus di ragione che serve per insegnare ai piccoli come prendersi cura di se stessi...

3 Dicembre 2023
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Il ritorno del Re

di Sergio Ventura

Se veramente vivessimo vedendo Gesù nei corpi dei carcerati, degli immigrati, dei poveri e dei malati, allora potremmo seriamente di smuovere ogni tipo di montagna...

26 Novembre 2023
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Daje tutta!

di Sergio Ventura

La parabola dei talenti: trabocchetti iniziali e svelamento finale…

19 Novembre 2023
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State pronti: ciò che tarda, avverrà!

di Sergio Ventura

Quanto ci preoccupiamo di prestare l'attenzione dovuta a ciò che è almeno ragionevolmente prevedibile e, quindi, ad agire di conseguenza?

12 Novembre 2023
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5 Novembre 2023

Sveglia sinodale – 17: imparare dagli altri (nella Relazione finale di sintesi)

«Apprendimento reciproco» e «dialogo» con «altre religioni, convinzioni e culture» possono diventare «lo stile pastorale della Chiesa» [I,2,e)] solo se le Chiese riconoscono la loro «costituiva incompiutezza» rispetto al «Mistero di cui pure sono segno e strumento» [I,2,b)].

di Sergio Ventura
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3 Novembre 2023

Sveglia sinodale – 16: la fraternità (nella Relazione finale di sintesi)

Per divenire «operatori di pace», nell’individualismo e populismo attuali, basta avere «una più profonda consapevolezza» d'essere fratelli che banchettano [I,1,a-d)]? I fratelli non si uccidono e si maledicono "da sempre", perché in famiglia hanno imparato ad ‘arraffare’ tutto?

di Sergio Ventura
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1 Novembre 2023

Sveglia sinodale – 15: la guerra (nell’introduzione alla Relazione finale di sintesi)

I padri e le madri sinodali hanno vissuto il Sinodo come «testimonianza» di «armonia» e «unità» in un «mondo lacerato» dalle «guerre». Anche il santo e cattolico popolo di Dio ne è convinto o si sta assuefacendo all’ipotesi di una guerra mondiale anche in territorio europeo?

di Sergio Ventura
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